giovedì 24 luglio 2014

da ivg.it

Crisi del turismo balneare: proposte dei Verdi per un rilancio del settore

Gabriello Castellazzi, Finale
Finale Ligure. Nelle settimane scorse si è registrato l’ennesimo grido di allarme per un settore turistico in crisi, penalizzato ulteriormente dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli.
“Voci autorevoli hanno fatto diagnosi puntuali di quanto sta accadendo, ma le ‘terapie’ suggerite sono troppo generiche: ‘fare sistema’, ridurre le tasse, affinare le strategie di comunicazione; ma scarseggiano precise proposte operative – dichiara Gabriello Castellazzi (nella foto), portavoce dei Verdi -. Leggendo il Piano Turistico Triennale 2013-2015 della Regione Liguria, emergono invece proposte importanti e vengono indicate precise fonti di finanziamento per progetti operativi, anche se non vengono indicate in modo chiaro le modalità per passare concretamente dalle parole ai fatti”.
“I Verdi del ponente savonese – prosegue – ritengono di dover sottolineare quello che nel Piano Regionale è l’obiettivo più importante: sviluppare l’offerta per un turismo attivo in tutto l’arco dell’anno ‘all season’. Il ponente savonese può dimostrare come possa essere efficace l’integrazione tra il turismo balneare e quello ambientale, operativo tutto l’anno, con una serie di attrazioni sportive e culturali”.
“Anche un recente studio della Coldiretti – afferma Castellazzi – dimostra come il ‘turismo ecologico’, nelle aree verdi e nei parchi archeologici, cresca costantemente ad integrazione della tradizionale vacanza estiva. Entrando nel concreto, i finanziamenti della Regione Liguria per le attività di promozione turistica ammontano a 4.400.000 euro”.
I fondi per l’incentivazione delle piccole e medie imprese si sommano a quelli per progetti di “valorizzazione delle rete escursionistica e ciclo-turistica” per circa 5 milioni di euro. “Ecco come è possibile sviluppare l’offerta ‘all season’ per un turismo sostenibile nelle sue varie espressioni in un territorio come il nostro spesso sfruttato nel passato in modo selvaggio – dice Castellazzi -: puntare sull’ecoturismo che porta alla scoperta dell’ambiente naturale e delle risorse rurali-enogastronomiche, sul turismo culturale di scoperta delle tradizioni e del grande patrimonio monumentale-archeologico. Un turismo intelligente complementare al turismo balneare”.
“Gli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT) devono diventare una rete dinamica ed efficiente di sportelli in grado di accompagnare il turista in tutti quei luoghi capaci di suscitare emozioni positive – aggiunge -. In riferimento alla realtà Finalese, come è possibile che Castel Gavone, Castel San Giovanni e Castelfranco abbiano solo aperture straordinarie grazie ad associazioni di volontariato e la visita alla caverna delle Arene Candide (il sito archeologico più importante della Liguria) rimanga ancora un sogno per tutti? Perché i teatri storici Sivori e Aycardi sono da decenni ancora in attesa di un recupero completo per un razionale utilizzo?”.
“Un passo nella giusta direzione – dice il portavoce dei Verdi – è stato il rilancio del centro medievale di Finalborgo, nuovo importante polo di attrazione turistico-culturale per tutto l’arco dell’anno grazie ad una azione congiunta: i privati hanno restaurato le loro case, aperto nuovi negozi di articoli sportivi e la pubblica amministrazione ha recuperato in modo magistrale il complesso monumentale di Santa Caterina con il suo Museo Archeologico. Un esempio da seguire per tutti i nuclei storici”.
“Il Piano Regionale – conclude Castellazzi – dovrebbe essere più preciso e articolato nelle proposte operative, indicando in modo puntuale le opportunità presenti sul territorio, oltre a quelle offerte dai finanziamenti europei che, come è noto, rimangono in gran parte inutilizzati”.

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