martedì 23 settembre 2014

INDIPENDENZA ENERGETICA NUMERO 1


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Ecco il sistema per l’autonomia energetica

Il nuovo sistema è stato presentato in occasione di SolarExpo, la fiera delle energie rinnovabili, dal gruppo Energy Resources, azienda italiana specializzata in progetti per lo sviluppo sostenibile: impianti da…
Il nuovo sistema è stato presentato in occasione di SolarExpo, la fiera delle energie rinnovabili, dal gruppo Energy Resources, azienda italiana specializzata in progetti per lo sviluppo sostenibile: impianti da fonte rinnovabile, edilizia sostenibile, efficienza energetica e mobilità sostenibile.
SES (Smart Energy System), è stato pensato per tutti quei cittadini che vogliano diventare produttori e consumatori di energia in modo completamente autonomo: “È quella che noi chiamiamo ‘democrazia energetica’ – spiega Matteo Cavalletti, della Divisione Ricerca ed Innovazione di Energy Resources – liberi dalle imposizioni del mercato e liberi di consumare l’energia che produciamo. Crediamo che questo sia il futuro delle fonti rinnovabili”.
Il sistema infatti permette di diventare una piccola centrale elettrica, eliminando di fatto le dispersioni e i carichi sulla rete, ma in grado comunque di comunicare con essa: sia nel caso di sovrapproduzione o di necessità di elettricità, il sistema gestisce in autonomia la richiesta.
Il cuore dell’impianto è il sistema di accumulo ovvero le batterie al litio o piombo che, in un impianto da 3 kW, è in grado di accumulare dai 15 ai 20 kW, sufficienti per un utenza media domestica. In pratica l’impianto fotovoltaico produce l’energia elettrica, la pompa di calore pensa all’acqua calda e alla climatizzazione, mentre un software controlla e gestisce tutti i flussi energetici.
“La differenza con gli altri sistemi – sottolinea Cavalletti - è che questo è stato pensato per rimanere ‘on grid’, ovvero per rimanere collegati al contatore Enel e consentire quindi di pagare solo il fisso, mentre sarà possibile godere ancora degli incentivi dovuti al nostro impianto”. Il guadagno in caso di bassi consumi, è garantito.
L’investimento iniziale, che varierà da cliente a cliente in base alle proprie necessità, potrà essere coperto: “nel giro di circa 8-10 anni, un po’ come accade per un impianto fotovoltaico”, spiega Cavalletti.
In un momento in cui il prezzo dell’energia sale costantemente e in cui anche l’incentivazione al fotovoltaico vedrà un drastico calo, meglio pensare al futuro. E il futuro di certo è l’indipendenza energetica.

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