giovedì 25 settembre 2014

orti ai dipendenti...una ragione di decrescita

L’Ateneo dà gli orti ai dipendenti

by benicomuni
orto_unitus
Concedere appezzamenti di terreno da adibire a orti urbano/sociali, ecco una nuova e importante iniziativa dell’Università della Tuscia a favore dei dipendenti. Il bando per la concessione degli orti urbani, emanato a maggio 2014, si è concluso e, a tutti i dipendenti iscritti al Welfare di Ateneo che ne hanno fatto richiesta, è stato assegnato un appezzamento, selezionato tra i terreni di proprietà dell’Università, nel comprensorio presso la località Riello.
Almeno trenta metri quadri di terra per la coltivazione di piante orticole, fornitura degli allacci, preparazione del terreno e tutti gli attrezzi necessari per lavorare (vanghe, zappe, pale, rastrelli): tutto messo a disposizione dei beneficiari del progetto ai quali si richiede solamente di versare una quota forfettaria di 10 euro all’anno per contribuire al pagamento del consumo dell’acqua per l’irrigazione. E di utilizzare e coltivare con continuità e cura il terreno loro assegnato. L’unica regola: lavorare l’orto al di fuori dell’orario di ufficio.
l-orto-studenti_403x302 Un’iniziativa, quella della concessione degli orti urbani, senza scopo di lucro, che è stata accolta con grande entusiasmo all’unanimità: dedicarsi alla lavorazione della terra è uno svago, permet.te di stare all’aria aperta, di impiegare il proprio tempo a contatto con la natura ed è anche un mezzo per ottenere un effettivo beneficio economico. E anche l’aspetto ludico non è da sottovalutare.
L’iniziativa orti urbani si inserisce nelle attività di cui si occupa il Sistema Welfare di Ateneoa supporto del quale, da marzo, è stato istituito un ufficio di supporto che si occupa, tra le altre cose, di counseling psicologico, pari opportunità, studenti con disabilità. Tra i bandi emessi di recente dal Sistema Welfare anche quello per la contribuzione alla quota di iscrizione all’asilo nido dei figli dei dipendenti fino a 3 anni e il Bando Grest finalizzato alla socializzazione dei ragazzi fino a quattorici anni nel periodo estivo.

Nessun commento:

Posta un commento