domenica 26 ottobre 2014

BRASILE:UNA LOTTA PER TERRA E CIBO

Una lotta instancabile per la terra

by benicomuni
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È una lotta instancabile, appassionata e indomita il segno distintivo del Movimento dei Senza Terra del Brasile, la cui storia trentennale è ricostruita, per la prima volta in Italia, da Claudia Fanti, Serena Romagnoli e Marinella Correggia, nel libro, in uscita in questi giorni,La lunga marcia dei senza terra. Dal Brasile al mondo, edito dalla Emi (pp. 224, euro 14, prefazione di Frei Betto). Divenuto il più grande, rappresentativo e autorevole (e anche il più odiato dall’élite) movimento popolare del Brasile, se non dell’intera America Latina, e uno dei più noti e apprezzati in Italia e nel mondo, il Mst viene raccontato in questo libro dalle sue origini nel 1984 ad oggi, attraverso una storia fatta di occupazioni di terre e di edifici pubblici, di mobilitazioni e di marce, di un’eroica capacità di resistere alla repressione, ai massacri, alle campagne di diffamazione.
Una fama che - ben al di là delle conquiste raggiunte (350mila famiglie che hanno conquistato la terra per un totale di 8 milioni di ettari, più di 900 insediamenti, oltre 100 cooperative, circa 1.200 scuole pubbliche costruite in accampamenti e insediamenti, più di 50mila lavoratori e lavoratrici alfabetizzati) - si è andata alimentando dell'immagine di un movimento in cui la lotta di massa per la terra e per la riforma agraria si accompagna a quella di una radicale trasformazione della società; in cui il senso di appartenenza si coniuga con la decisa volontà di stringere alleanze (con movimenti contadini nazionali e internazionali, con movimenti urbani, con i movimenti sociali del mondo intero), in cui la chiarezza ideologica (a partire da elementi diversi, dal marxismo alla Teologia della Liberazione) e il rigore delle analisi (alimentato da una formazione politica permanente) si sposa con il calore dei sogni (che è, anche, colore di bandiere, ritmo di canti, forza di gesti, quello che i brasiliani traducono con un parola che si fa sempre un po' fatica a spiegare in italiano: “mistica”).
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Un movimento che dispone in abbondanza di ciò che solitamente è così difficile trovare: la forza morale, la tensione etica, quella che permette ai suoi militanti di resistere per anni al sole, al vento, alla pioggia, alla fame, alle intimidazioni, sotto i teloni di plastica neri che ancora oggi costituiscono il noto paesaggio degli accampamenti del Mst. Quella che consente a uomini, donne, bambini e anziani di marciare per centinaia di chilometri, ordinatamente disposti, in un'organizzazione perfetta, senza lasciare dietro di sé neppure la traccia del proprio passaggio. Quella che ha trasformato insomma un esercito di esclusi in un soggetto politico forte, cosciente e combattivo, riscattandone l’autostima e la dignità.
Un movimento, infine, che, con la sua scelta di affidarsi a una direzione collettiva contro ogni rischio di leaderismo e a un processo decisionale realmente democratico; di mantenere posizioni di forte autonomia senza però mai rinunciare al dialogo con governi e partiti; di mirare ad alleanze sempre più ampie rifuggendo ogni forma di autoreferenzialità, ha di sicuro molti spunti di discussione da offrire ai movimenti italiani.
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"La lunga marcia dei senza terra. Dal Brasile al mondo" verrà presentato durante una serie di incontri con il leader del Mst João Pedro Stedile.
- Roma, 30 ottobre, ore 18, presso la Libreria Feltrinelli, via V.E. Orlando, 78/81. Incontro con João Pedro Stedile e Alex Zanotelli.
- Verona, 31 ottobre, ore 20,45, presso il Centro Unitario Missionario - Cum, via Seminario - San Massimo (VR). Per info: segreteria@emi.it tel. 051 326027. Incontro con João Pedro Stedile. Coordina Marco Dal Corso.
- Milano, 1 novembre, ore 17, presso la fabbrica recuperata RiMaflow, via Boccaccio 1, Trezzano sul Naviglio. Incontro con João Pedro Stedile.
Il 30 ottobre, alle ore 9, nella sala della Mercede della Camera (via della Mercede 55) Stedile parteciperà all’incontro: Nutrire il pianeta con cibo di qualità. L’agricoltura italiana incontra il MST/Via Campesina. Con Piero Bevilacqua, Dino Scanavino (CIA), Stefano Masini (Coldiretti), Giovanni Mininni (Flai), Vicenzo Vizioli (Aiab), Domenico Finiguerra (Salviamo il Paesaggio), Riccardo Rifici, Adriano Zaccagnini.

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