sabato 25 ottobre 2014

SENZA LAVORO NON C'E' FUTURO ...MA ANCHE CON I CARBONE NON C'E' FUTURO

“Senza lavoro non c’è futuro”: il braccialetto dei lavoratori Tirreno Power sul palco della protesta Cgil a Roma

Roma. La battaglia dei lavoratori della centrale Tirreno Power di Vado Ligure arriva sul palco di piazza San Giovanni, “cuore” della manifestazione romana della Cgil. Il segretario generale della sigla sindacale Susanna Camusso è infatti salita sul palco indossando il braccialetto azzurro con la scritta “senza lavoro non c’è futuro”, lo slogan ideato in difesa dell’impianto vadese, che le era stato donato dai dipendenti di Tirreno Power durante la sua visita di mercoledì.
Susanna Camusso aveva subito indossato il braccialetto simbolo della battaglia per salvare la centrale, ma forse nessuno si aspettava che non se lo sarebbe tolto. E invece oggi il segretario della Cgil si è presentato in piazza, per parlare davanti a tutti i manifestanti, con al polso lo slogan “made in Vado”. Un dettaglio che forse è sfuggito alla maggioranza dei presenti, ma non ai componenti della delegazione savonese arrivata a Roma per partecipare al corteo.
“Non ce lo aspettavamo proprio” racconta Fulvia Veirana, segretario della Cgil di Savona, che spiega: “Lo abbiamo visto inquadrato sui maxischermi ed è stata una bellissima sorpresa. E’ certamente un bel segnale che porta un po’ di ‘savonesità’ direttamente sul palco della manifestazione nazionale. Noi avevamo aperto il corteo della nostra delegazione con lo slogan ‘Senza lavoro non c’è futuro’ ed è bello vedere che il segretario Camusso lo abbia ripreso”.
Il braccialetto della centrale è stato quindi immortalato dai fotografi e dalle telecamere di tutti i media italiani che, pubblicando le foto del segretario della Cgil, indirettamente gli hanno fatto fare il giro dello Stivale. A proposito della manifestazione il segretario della Cgil di Savona ha precisato: “Lo slogan che noi abbiamo portato riassume anche i temi della manifestazione di oggi che sono quelli che noi indichiamo tutti i giorni. Conbattiamo contro la difficoltà di mantenere i posti di lavoro. Il Jobs Act purtroppo non parla di come salvarli, ma solo di come togliere i diritti dei lavoratori”.
“L’atmosfera oggi era meravigliosa: c’era tanto colore e la piazza era bellissima, piena di giovani e bambini. Il sentimento che prevaleva era la voglia di cambiamento, manifestata in maniera pacifica, ma molto decisa” conclude Fulvia Veirana.

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