venerdì 30 gennaio 2015

autogestione e decrescita a Berlino

Cibo oggetti trasporti: Berlino condivide

by Citta invisibile
Nuovi gruppi Facebook aprono nella capitale tedesca per combattere gli sprechi ed evitare spese inutili. Iniziative già molto popolari che vanno a sommarsi a tanti altri progetti: foodsharing, ma anche bike sharing e abbonamenti per gli autobus
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di Ambra Notari, Redattore sociale
BERLINO – Erika regala un pacco di Time, tutti i numeri dal 3 dicembre 2012 al 29 luglio 2013: “Da ritirare entro domani, sennò finiscono nella spazzatura”. Lyla offre un divano a due posti, color panna. Henry cerca due libri di un corso di tedesco, “anche di seconda mano”. Arjun cerca un frullatore, e “incrocia le dita nella speranza di riuscire a trovarne uno”. Sul gruppo Facebook ‘Free your stuff Kreuzberg’ (in italiano, liberati delle tue cose) i 1.734 iscritti cercano e regalano qualunque cosa. Un modo per combattere gli sprechi ed evitare spese inutili. Una scelta che strizza l’occhio anche all’ambiente, evitando che tra i rifiuti siano gettati oggetti ancora assolutamente utili per qualcuno: “Il gruppo è dedicato a tutti coloro che vivono nel quartiere nei quartieri di Oranienplatz e del Görlitzer Park e tendono ad accumulare, accumulare e riempire tutti gli spazi che, da magazzini polverosi, potrebbero essere sfruttati in maniera più intelligente”. ‘Free your stuff Kreuzberg’ non è che una costola del più grande ‘Free your stuff Berlin’, che raccoglie 31.135 iscritti, tra cui un ragazzo che offre un cellulare che non funziona (ma lo dichiara) e uno che cerca qualcuno con cui andare al parco in attesa delle stelle cadenti. A parte alcune richieste strampalate, il resto funziona con precisione tedesca.
Ma Berlino non è di certo nuova a questo genere di iniziative, a partire dalle tante idee legate al foodsharing. Lebensmittelretten, per esempio, prevede che anziché buttare il cibo ancora buono, lo si possa mettere negli appositi frigoriferi collocati nelle strade della città, per rispondere anche alle esigenze di chi ne ha davvero bisogno. Il suo slogan? ‘Non far mangiare agli altri quello che non mangeresti tu’. Ci si iscrive a un sito pagando una piccola quota e si indica quali prodotti si vuole proporre, dando tutte le indicazioni del caso (provenienza, quantità, tipologia, data di scadenza). I cibi, come ha spiegato Lisa Berger, una delle promotrici, arrivano da provati, mercati biologici, fornai e anche ristoranti.
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Non solo foodsharing, però: ci sono piattaforme che mettono in contatto persone perviaggiare insieme condividendo le spese; altre che ti ‘noleggiano’ la macchina del vicino di casa; altre per regalare i tuoi abiti usati, ma anche quelli del tuo bambino. Nella capitale tedesca c’è anche il bike sharing gratuito, portato avanti con il motto: ‘Two legs good, free wheels better’ (due gambe, bene; ruote libere meglio). Si chiama BikeSurfBerlin e propone una vera e propria condivisione libera del mezzo, senza iscrizioni annuali né tariffari: basta andare sul sito, scegliere il modello di bici (al momento ne sono disponibili 19) desiderato e prenotare.
Per chi ama la musica classica ma non se la può permettere, ogni martedì, durante la stagione musicale, la Berliner Philarmonie ospita i Lunchkonzerte, concerti all’ora di pranzo, come dice il nome. Concerti di musica classica di altissimo livello completamento gratis, da seguire mentre si sgranocchia uno spuntino. 1.500 posti, e alle 13 si aprono le danze. E per chi si sposta molto con i mezzi pubblici, un adesivo giallo da appiccicarsi alla giacca per invitare altri a condividere l’abbonamento: già, perché agli abbonati la compagnia di trasporto pubblico offre la possibilità di portare gratuitamente con sé una persona (o 3 bambini) durante i weekend o nelle notti feriali tra le 20 e le 3: “Non vogliamo che queste opportunità siano sprecate – spiegano gli organizzatori –, ma che vadano, invece ad aiutare i più poveri che non possono permettersi un biglietto”.

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