martedì 27 gennaio 2015

TTIP vogliamo chiarezza per consumatori e consumatrici

Phil Hogan: «Ttip, non ci sarà alcun compromesso sulle norme di tutela dei consumatori»

«La possibilità che un prodotto geneticamente modificato possa essere identificato solo scansionando il codice a barre che compare TTIP_talks_-_what_s_cooking-2 sulla sua confezione, come sembrano suggerire gli americani, non corrisponde alla mia idea di etichettatura chiara, e non è in linea con le norme esistenti.» Il commissario Ue all’Agricoltura Phil Hogan interviene su Suedddeutsche Zeitung per calmare la polemica riguardo la possibilità che l’accordo di libero scambio tra Ue e Usa, il fantomatico Ttip, conceda maglie larghe in fatto di etichettatura. «Non ci sarà alcun compromesso sulle norme di tutela dei consumatori» ha ribadito Hogan: «Rimarremo fermi su questo punto».
L’assicurazione del commissario Ue arriva in seguito alle preoccupazioni manifestate la scorsa settimana dal ministro all’agricoltura tedesco Christian Schmidt. Su Die Zeit leggiamo che: «stando a quanto emerso da un colloquio informale», l’idea del lungimirante ministro dell’agricoltura degli Stati Uniti Tom Vilsack sarebbe quella invitare i consumatori a verificare le informazioni contenute nell’etichetta del loro prodotto preferito attraverso il proprio smart phone. Quindi per scoprire se quanto mettiamo in frigo contiene Ogm o meno non basterebbe leggerlo in etichetta, ma bisognerebbe scansionare con il cellulare il codice a barre e aspettare la risposta da un’App dedicata.
Hogan coglie le preoccupazioni dei consumatori «perché finora i negoziati sono stati troppo poco trasparenti, ma il commissario per il Commercio Cecilia Malmstroem si sta adoperando per cambiare le cose». E speriamo. Hogan ci tiene anche a rassicurare gli agricoltori di piccola scala: «Abbiamo bisogno di tutti gli agricoltori. E non credo che le grandi aziende siano necessariamente migliori di quelle piccole». E meno male. «Quando le persone comprenderanno quali sono gli oggetti del negoziato e le argomentazioni che vengono addotte, sono certo che le loro preoccupazioni scompariranno», si augura il commissario.
Ma noi ci chiediamo, sì, ma quando riusciremmo ad avere informazioni chiare e certe circa il contenuto di questo accordo che cambierà il nostro quotidiano?
Senza mettere in dubbio la buona fede del commissario Hogan, vi invitiamo comunque a riflettere su un metodo di trattativa che escludendo totalmente i cittadini ci convince poco, per non dire niente. E finché gli accordi non saranno diventati chiari, pubblici e partecipati, rinnoviamo l’invito a chiedere alla Commissione di fermare i negoziati. Basta una firma qui
Per maggiori info sul Ttip guarda il video 
Fonti: Suedddeutsche ZeitungDie Zeit, AgrapressFotowww.greens-efa.eu
A cura di Michela Marchi
m.marchi@slowfood.it

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