sabato 28 febbraio 2015

verso la lista ecologista e civica alle regionali liguri:una idea di programma

DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
si chiede una modifica legislativa,che imponga che le leggi di iniziativa popolare dopo un anno dalla formale iscrizione all'ordine del giorno del Consiglio siano oggetto di referendum/vadano automaticamente in aula (valutare cosa abbia piu' forza alla luce del fatto che i referendum sono sempre sotto la tagliola del quorum);
GRANDI OPERE
Ribadito il netto no alla Gronda e al Terzo Valico occorre anche dire come portiamo fuori le merci dal porto di Genova e da quello di SV.Io continuo a sostenere l'adeguamento al traffico merci della Sv-Acqui-Alessandria e l'utilizzo definitivo del "camerone di Borzoli" abbandonando ogni idea di terzo valico.Qui occorre dire con grande forza allo stato che è una opera inutile e che in Liguria vi sono infrastrutture piu' urgenti (raddoppio e spostamento a monte della ferrovia del ponente,traforo del colle di Nava,adeguamento della strada provinciale Garessio-Albenga,Pontremolese,tunnel della Fontanabuona,...) oltre ad un piano straordinario di piccole opere di manutenzione,che sono indispensabili per la sicurezza del territorio.Se il terzo valico è solo una voragine meglio dirottare i fondi da altre parti e fermarsi per tempo dal fare danno.
BENI COMUNI
Abbiamo sostenuto che la legge di iniziativa popolare sull'acqua deve diventare proposta di governo regionale.Occorrerà però definire un sistema di governo dei beni comuni,che risponda ad esigenze collettive e che sia amministrato con il concorso di lavoratori,lavoratrici ed utenti.In particolare ad esempio sulla mobilità pubblica oltre a ragionamenti sull'intermodalità occorrerà trovare risposte originali sull'uso del mezzo privato ricorrendo se del caso alle fasce giornaliere gratuite per gli autobus in una ottica generale di miglioramento della qualità della vita di tutte e di tutti.
RIFIUTI
Piena attuazione dell'obiettivo rifiuti zero attraverso un sostegno a tutte le ipotesi di recupero e riciclo non escludendo una netta distinzione fra attività pubblica di governo e di indirizzo e attività private di gestione in particolare nel mercato secondario del riciclo,che potrebbe trovare notevoli sbocchi occupazionali.Rifiuto di politiche i incenerimento anche fuori Liguria ma piuttosto netto sostegno alla differenziata spinta,alla separazione secco-umido  alla allocazione in discarica della frazione irriducibile,che però dovrebbe progressivamente volgere a zero.
Sulla centrale di Vado Ligure riassumo solo la sostituzione del carbone e delle fonti fossili con il gas per puntare ad una progressiva crescita delle rinnovabili e sopratutto ad un piano straordinario di industrializzazione avanzata dell'area vadese tramite anche l'intervento del Governo per sopperire ai posti di lavoro che potrebbero andare perduti con la centrale a gas.

Nessun commento:

Posta un commento