martedì 31 marzo 2015

Cartizze ovvero la storia della morte di un vino

Cose che non avremmo mai voluto fotografare: Cartizze deturpata dai diserbanti!

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Ieri pomeriggio, durante un percorso tra le colline di Valdobbiadene, mi sono trovata davanti a questo panorama ed è stato un duro colpo al cuore.

CArtizze2


Non siamo in un luogo qualsiasi: siamo a Saccol. L’anfiteatro che si vede, e quella collina al centro, sono il luogo simbolico dell’eccellenza del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene.
Si tratta del “belvedere” che orgogliosamente e in più occasioni il Consorzio di Tutela mostra ai tanti ospiti provenienti da tutto il mondo, poiché domina la zona collinare del Cartizze, un luogo meraviglioso.
La domanda è d’obbligo: come si può tollerare un simile sfregio al paesaggio, un orrendo biglietto da visita di un territorio ad alta vocazione viticola che, tra l’altro, è oggetto di candidatura a Patrimonio Mondiale Unesco?
Mi rivolgo ai tanti giovani produttori – e ce ne sono molti, per fortuna – che lavorano con passione e scelgono una viticoltura sempre più attenta e pulita: ribellatevi ragazzi! Questo spettacolo di Rive ingiallite è indegno e colpisce al cuore anche voi.

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