giovedì 26 marzo 2015

wwf sul piano dei rifiuti

 
Piano regionale gestione rifiuti
L'Assemblea legislativa ha approvato, con 22 voti favorevoli (maggioranza e Popolari per la Liguria) e 7 contrari, la proposta di deliberazione 148 Approvazione del Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche comprensivo del piano di monitoraggio e dichiarazione di sintesi.
La proposta di approvazione al Consiglio regionale del nuovo Piano di gestione dei rifiuti per la Liguria, contiene indirizzi e strategie per gestire i rifiuti urbani, i rifiuti speciali e le operazioni di bonifica nell'arco dei prossimi sei anni, indicando le modalità per un'evoluzione complessiva del sistema ligure verso gli obiettivi previsti a livello comunitario e nazionale.
Il Piano regionale è ispirato alle indicazioni comunitaria di gestione dei rifiuti che prevedono una diminuzione della produzione (-5% al 2016 rispetto al 2012 e un ulteriore decremento del 7% fino al 2020), l'incremento del riciclaggio attraverso sistemi più efficaci d'intercettazione dei rifiuti differenziati (con obiettivi di recupero del 50% al 2016 e del 65% al 2020) e la sostituzione delle discariche con sistemi di trattamento che consentano il recupero di materia e di energia dalla frazione residuale.
Il sistema d'impianti prevede un'articolazione su poli provinciali che dovranno comprendere sia impianti di trattamento anaerobico della frazione umida, per ricavare biogas da valorizzare energeticamente e stabilizzare il prodotto per ottenere compost di qualità, introducendo un sistema in grado di trattare l'umido da indifferenziato, ma anche di essere agevolmente convertito al trattamento della frazione umida da differenziata, da incrementare rapidamente.
Il Piano indica una serie di opzioni sul numero e sul tipo d'impianti necessari per ogni Provincia proponendo anche una o due ipotesi alternative (questo è il caso di Genova) a seconda delle diverse integrazioni fra i territori. La scelta specifica sarà il frutto di passaggi successivi con gli enti coinvolti: Province, Città metropolitana e Regione stessa. Sono previsti, infatti, processi, di trattamento per il residuo indifferenziato, per ottenere il combustibile solido secondario da collocare sul mercato industriale, ovvero alla collocazione in altri cicli di recupero. In discarica dovrà andare solo la frazione inerte del ciclo gestionale, con un passaggio dalle attuali cinquecentomila tonnellate a poco più di centomila della situazione a regime.
Il ciclo dei rifiuti dovrà favorire il processo di concentrazione sia a livello di enti locali che di attori della gestione.
Sui rifiuti speciali e sulle bonifiche il Piano illustra la situazione attuale in relazione al quantitativo di rifiuti da costruzioni e demolizioni edilizie, o le situazioni che presentano necessità d'intervento, proponendo soluzioni concrete come conseguenza di un accrescimento del patrimonio di informazioni tecniche.
Il Piano regionale include le disposizioni relative all'attuale periodo d'emergenza, originato dalla necessità d'adeguamento delle discariche alle disposizioni che impongono il pretrattamento dei rifiuti da smaltire. A tal fine è stato incluso un Programma di emergenza per la gestione dei rifiuti in Liguria, che individua le soluzioni basate su accordi interregionali d'immediata applicazione, e gli obiettivi ambientali da rispettare per una gestione dei rifiuti in piena conformità con il quadro normativo di settore. Per le esigenze più immediate, relative al periodo compreso fra fine anno e inizio 2015 è stata individuata, in accordo con le Regioni Piemonte e Toscana, la possibilità di destinare i rifiuti urbani genovesi ad impianti di trattamento e smaltimento fuori regione, e sono indicate alcune soluzioni gestibili all'interno della Liguria, in termini immediati tramite l'impianto Acam di Saliceti, e in prospettiva tramite l'impianto di Ecosavona a Vado Ligure.
Respinto un emendamento di Alessandro Benzi (Gruppo Misto - L'Altra Sinistra per la Liguria) e Andrea Stimamiglio (Gruppo Misto - Lavoro, Salute e Cultura) che precludeva qualsiasi ipotesi anche futura di realizzazione del termovalorizzatore.
Nel dibattito sono intervenuti Alberto Marsella (Percorsi in Liguria), Aldo Siri (Liste Civiche Biasotti per il Presidente), Marco Melgrati (Forza Italia), Luigi Morgillo (Liguria Libera), Edoardo Rixi (Lista Civica per Rixi Presidente), Lorenzo Pellerano (Liguria Libera), Gino Garibaldi (Popolari per la Liguria) e l'assessore al Ciclo dei rifiuti, infrastrutture, Raffaella Paita.

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