giovedì 30 aprile 2015

la verità su Chernobyl (2)

Incendio a Chernobyl, bruciati almeno 320 ettari nella zona di esclusione (FOTOGALLERY)

Vigili del fuoco e soccorritori al lavoro in una zona altamente contaminata
[29 aprile 2015]
incendio Chernobyl
Il servizio delle situazioni di emergenza dell’Ucraina ha confermato che i vigili del fuoco sono riusciti ad arginare la propagazione di un grosso incendio a Chernobyl, all’interno della  zona di esclusione della centrale nucleare,  dove 29 anni fa l’esplosione del reattore numero 4 provocò il più grande disastro della storia del nucleare civile.
Ieri l’incendio innescatosi nella zona di esclusione di Chernobyl, quella più radioattiva, si è presto esteso su una superficie di circa 320 ettari – ma altre fonti governative parlano di 400 ha – e ad arginare le fiamme, a rischio della vita e di malattie terribili, ci sono più di  300 persone che utilizzano veicoli ed aerei.
Visto dove è avvenuto, è difficile credere a quel che ha subito detto il servizio delle situazioni di  e cioè che «Non rappresenta alcun pericolo per la popolazione» e che non ci sarebbero innalzamenti del livello di fondo della radioattività nella regione. Comunque il sarcofago che ricopre le macerie di Chernobyl non sembra minacciato dalle fiamme. çLa zona di esclusione di Chernobyl si estende su 2.600 Km2 ed è una tra le più contaminate dalla radioattività in tutto il mondo.
Nonostante tutto, in questo territorio mortale continuano a vivere illegalmente centinaia di disperati, che secondo le autorità ucraine sono stati tutti evacuati dopo che si è innescato l’incendio. Cosa anche questa abbastanza difficile da credere, visto che nessuno sa davvero quante persone vivono nella zona di esclusione e nemmeno dove vivono. La cosa certa è che i soccorritori ed i pompieri sono esposti a rischi enormi e che il fall-out dell’incendio sarà anche radioattivo.
La situazione sembra comunque migliorata rispetto a ieri sera, quando il ministro degli interni dell’Ucraina, Arsen Avakov, aveva detto che «La situazione è peggiorata. Il fuoco si dirige nuovamente verso il sito nucleare di Chernobyl. Delle alte fiamme e delle forti raffiche di vento hanno creato una grave minaccia di propagazione dell’incendio nella zona di esclusione di 20 km intorno alla centrale».
Il premier ucraino Arseni Iatseniuk ha sottolineato che «Si tratta del più grande incendio boschivo dal 1992» ed ha convocato la Commissione per le situazioni di emergenza ed ha messo in stato di allerta  la Guardia nazionale e le truppe del ministero degli interni.
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