venerdì 28 agosto 2015

folle l'assenza di leggi sulle armi in America

La mancanza di leggi sulle armi, in America, è una vergognosa codardia politica

Pubblicato: Aggiornato: 
AMERICA GUNS
Stampa
La farò breve.
Vorrei non stare scrivendo queste righe. Ancora. Ero preso dal mio jogging mattutino, l'altro giorno, e notifica dopo notifica il mio cellulare mi ha detto che c'era stata un'altra sparatoria senza senso in America. Questa volta in diretta televisiva. Quindi ci siamo, un'altra occasione per chiedersi perché in questo Paese non si riesca a portare avanti una riforma sulle armi.
Migliaia e migliaia di persone, incluso io, hanno cercato di portare alla luce questo dibattito per anni. Ci sono state più di 800 sparatorie di massa, da quella alla scuola Sandy Hook, e i politici non sembrano prendere in mano la situazione dopo ogni incidente.
Abbiamo mai visto riforme per evitare che le armi e le munizioni finiscano nelle mani di persone malate di mente? No.
Abbiamo mai visto dei progressi nella creazione nazionale di standard di controllo per chi acquista una pistola? Nient'affatto.
Abbiamo mai visto sforzi per portare avanti restrizioni sulle armi e le munizioni più pericolose? Nemmeno per sogno.
Il fallimento nel progettare qualsiasi tipo di riforma, nonostante le 800 sparatorie, è un'assoluta mancanza da parte del Congresso. È il massimo livello di trascuratezza nei confronti dei cittadini americani. È una vergognosa codardia politica.
Quando l'Australia ha dovuto fronteggiare una sparatoria di massa, loro si sono stretti come nazione e hanno agito. Quando le sparatorie succedono da noi, la NRA (National Rifle Association) spinge per diffondere ancora di più le pistole. Cosa succederebbe se l'America diventasse un esempio per il mondo?
Ma lasciatemi chiarire il punto. Non sto dicendo di eliminare completamente le armi. Sono un orgoglioso possessore di una pistola e penso che gli americani abbiano diritto a difendersi. La nostra Costituzione ci garantisce questo diritto. Ma non garantisce, questo va chiarito, il diritto di comprare o possedere armi senza regolamentazioni. Di fatto, la parola "regolamentato" è presente nel secondo emendamento.
Il governo regola qualsiasi tipo di azienda e qualsiasi prodotto per garantire la sicurezza dei cittadini. Prendiamo a esempio le macchine. Prima di avere il diritto di guidare devi passare un test scritto e un'esame pratico per ricevere la patente. Queste patenti sono amministrate ed elargite dal governo. Devi avere un'assicurazione e se ti vengono diagnosticate patologie di alcun tipo puoi perdere il diritto di stare dietro a un volante.
Come nazione, quindi, riconosciamo il valore di un'auto come mezzo per poter nuocere alla sicurezza dei concittadini e facciamo di tutto per prevenire danni agli altri. È semplicemente il momento di applicare questi stessi standard alla detenzione delle armi.
I nostri leader, a Washington, devono riconoscere questa verità elementare e avere il coraggio di battersi contro le lobby delle armi. Sì, la National Rifle Association è un'organizzazione molto potente. E sono chiari gli effetti che potrebbe comportare uno scontro, per chiunque fosse in campagna elettorale o in periodo di elezioni. Ma la vostra responsabilità, cari leader, è rivolta ai cittadini americani. Cittadini che si confrontano con gli orrori della violenza nei teatri, nelle scuole elementari, e ora, in diretta nei notiziari. Se pochi di voi avessero un po' di spina dorsale, potreste salvare centinaia, migliaia di americani che saranno future vittime di sparatorie.
Spero di starmi sbagliando, spero che in qualche modo il vociare di chi chiede un cambiamento venga ascoltato. Perché è veramente triste che la più grande nazione al mondo non riesca a fare qualcosa di così semplice come proteggere i suoi cittadini. Spero che questa tragedia verrà ricordata prima e dopo il giorno delle elezioni. Spero che ogni persona che vorrà possedere una pistola sia sottoposta a test sulla salute mentale, controlli. È la cosa giusta da fare.
Questo post è stato pubblicato per la prima volta da The Huffington Post US ed è stato poi tradotto dall'inglese da Alessandra Corsini.

Nessun commento:

Posta un commento