mercoledì 28 ottobre 2015

ma "l'imbullonato" marino non pagherà la TASI nè l'IMU...

Ignazio Marino Matteo Orfini: l'incontro del redde rationem

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MARINO ORFINI
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È l’incontro. Anzi, l’Incontro, in cui potrebbe essere siglato l’armistizio su Roma. Osancita la definitiva rottura. Da un lato il presidente del Pd, Matteo Orfini. Dall’altro il sindaco, Ignazio Marino. In mezzo anche Stefano Esposito, Alfonso Sabella, Marco Causi. E' casa sua l'appartamento nei pressi di piazzale della Radio dove il gruppo si è dato appuntamento alle 18, lontano da occhi indiscreti. E con una sola regola di ingaggio: tenerlo segretissimo.
L’obiettivo è trovare una via d’uscita prima che il premier torni dal Sud America. Perché, raccontano fonti informate, Renzi ha fatto sapere che “ora basta”. Quando il suo volo è decollato giorni fa era certo di non trovare più, al ritorno, Marino nei panni di sindaco. Ora rischia di trovarlo imbullonato al Campidoglio. Perché Marino ha fatto sapere che se Renzi non apre una trattativa è pronto a trasformarlo in una trincea: “Io – ha detto ai suoi prima andare all’incontro - non me ne vado. Perché dovrei? Voglio vederlo in Aula se il Pd vota le mozioni della destra. Le vota? Bene, io a quel punto mi candido alle primarie. Non me lo consentono? Faccio una lista civica”.
Non solo. Ha fatto anche capire che potrebbe prendersi tutto il tempo che gli consentono i regolamenti per arrivare alla discussione delle mozioni di sfiducia il 10 novembre. Uno stillicidio per Renzi e per il Pd. Tutti in una stanza. O svolta o rottura. Definitiva.
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