lunedì 30 novembre 2015

sembra risiko

Sembra Risiko

by JLC
img_3696
di Ascanio Celestini
Quella sera di Parigi il pizzettaio che mi ha fatto la Margherita era di religione islamica. Poi è successo molto di più. Il mondo (occidentale, ma anche tutto il resto) si è mosso alla ricerca di un riassestamento che portasse petrolio al proprio mulino.
I turchi abbattono un aereo russo. Dicono che li avevano avvertiti. Ma perché l’hanno poi fatto per davvero? Dov’è quella cosa che chiamano diplomazia se si spara al “chi va là”?
Sembra Risiko, ma non è Risiko, non si conquistano carriarmati da un centimetro. Ci muoiono le persone vere, mica quelle di plastica. Ci finiscono in mezzo intere nazioni, mica cartine geografiche da tavolino. E poi si imbocca comunque la strada delle decisioni irrevocabili, come diceva uno.
eg
Sui giornali occidentali si indicano gli islamici (chi? il mio pizzettaio?) come bastardi. Si ripescano giornalisti morti in un’altra epoca per giustificare i morti della prossima epoca. Nella narrazione globale che si infila tra i nodi della rete e ci arriva dentro casa attraverso la carta dei giornali e l’altra carta virtuale di televisione, tablet e telefoni,qualcuno racconta una storia che non ci è dato di interpretare. Ce la dobbiamo mangiare precotta.
Allora: andiamoceli a cercare gli islamici. Quelli che ci vivono veramente accanto e si succhiano le nostre stesse informazioni? Quelli che parlano arabo per la terra nella quale sono nati o per la religione che gli appartiene? Quelli che credono a quel Dio che per alcuni è assetato di sangue, ma per loro è solo una maniera discreta di stare insieme e mangiare alla fine del lavoro? Cerchiamoceli! Stanno ovunque intorno a noi.
Visto che non riusciamo a comprendere i giochi che girano alti sulle nostre teste. Giriamo bassi tra i nostri condomini a cercare quelli che, a bocca aperta, li comprendono poco come noi, ma come noi vogliono guadagnarsi lo stipendio e pagare il mutuo, vedere la partita e coltivare il prato. Abbracciamo i pacifici, i quasi-atei-islamici, la silenziosa maggioranza che ci traghetterà in un epoca senza Dio e, dunque, senza guerre.
Amen

DA LEGGERE
L’islamofobia e l’Isis, o il wahabismo fanatico, si guardano allo specchio
Noi e Loro Alain Goussot
Nei giorni del terrore e della guerra abbiamo bisogno di ricominciare a guardare il mondo con gli occhi dei bambini e delle bambine, di educare sul serio all’alterità al dialogo e alla pace, di ribaltare le categorie Noi e Loro
JLC | novembre 30, 2015 alle 8:45 am | Etichette: g

Nessun commento:

Posta un commento