giovedì 29 settembre 2016

Sturla,i giardini e Legambiente

LEGAMBIENTE: GLI STATI DI ALLUCINAZIONE DEL VICE SINDACO.LUI DICE AL CONSIGLIO COMUNALE CHE I GIARDINI DI STURLA SONO APERTI: IN REALTA'SON CHIUSI A DOPPIA MANDATA DA DUE ANNI
 
GIARDINI CHIGHIZOLA APERTI E SUBITO CHIUSI ALL'INSAPUTA ( ? ndr, ) DI TURSI.
 
I proprietari dei box sottostanti in lotta con il quartiere. Tutto sbarrato dal 2014, ma in Comune non lo sanno.
 
matteo macor
da repubblica  di giovbedi 29 settembre
 
Cittadini contro, uffici comunali accusati di "disinformazione", uno spazio pubblico rimasto aperto neanche sei mesi e " subito chiuso e dimenticato, quando invece - è la lamentela - potrebbe fare tanto per la collettività". Va avanti da oltre quattro anni, il pasticciaccio brutto di via Chighizola, nel quartiere di Sturla, tra le case di Vernazzola. In un angolo di Genova in cui mancano parchi e luoghi di aggregazione, l'oggetto del contendere sono i giardini ricavati dalla realizzazione di una quindicina di box interrati, nel 2012, ai piedi del mote che divide il borgo dei pescatori di Sturla . Un'area verde dalla storia travagliata, che tra cause e proteste dei comitati oggi è arrivata a spaccare in due i residenti della zona. Da una parte chi ne chiede a gran voce la parziale riapertura, dall'altra i proprietari dei box, che non vogliono " pagarne le spese anche per gli altri " e dall'ottobre 2014 sono " ben felici di lasciare i lucchetti ai cancelli".
Creati ex novo come onere di urbanizzazione sul suolo comunale, aperti solo nel giugno del 2014 dopo una battaglia di due anni dei comitati di quartiere e poi chiusi nello stesso anno per il cedimento di una passerella nella parte alta del parco, nel nome dei giardini contesi i due fronti opposti coinvolti nella questione si sono ritrovati per la prima volta uno in faccia all'altro martedi mattina, al sit-in organizzato davanti all'ingresso inferiore dell'area da Stefano De Pietro, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle che per primo - a partire dal 2015, e poi ancora pochi giorni fa - aveva portato il caso in Sala Rossa. E " si tratta tristemente,- accusano alcune madri dei bambini iscritti all'asilo vicino ( accusate dai proprietari di non avere niente da fare ndr. ) di una questione di interessi di pochi (15 ndr.) contro gli interessi di tutti (il quartiere, i bambini del vicino asilo ndr. ).
Se i residenti chiedono "che almeno si transenni la zona non sicura e si riapra tutto il resto del parco, visto che il crollo riguarda una zona marginale e circoscrivibile ), i proprietari dei box interrati hanno tutt'altra idea. Pur trattandosi di un'area privata a uso pubblico, che secondo norme ben precise di legge dovrebbe essere "custodita", " destinata ad uso pubblico" e sostenuta nelle spese dai privati stessi ( che hanno firmato un impegno contestualmente al contratto di acquisto ndr.), " abbiamo colto l'occasinone del crollo e l'inagibilità nella parte alta per lasciarli chiusi", è l'ammissione di Sabrina Zoagli, che gestisce il bar di via Chighizola ed è proprietaria di uno dei box. E la ragione manco a dirlo, sono i soldi.
 
Dai circa 4 mila euro di manu-
tenzione e pulizia del giardino ai
9mila di bolletta della luce dei
lampioni, passando per «gli 800
euro al mese del custode o gli
eventuali danni dei vandali, ge-
stire questo spazio costa—conti-
nua Zoagli — I giardini vengono
utilizzati senza la minima cura
da persone che vanno e vengo-
no, in tanti in arrivo da altri quar-
tieri, e non pensiamo sia giusto
pagare noi per tutti i danni e l'u-
so che ne fanno». Una posizione
«assurda», la definisce Legam-
biente, in cui a fare da "arbitro"
«ci vorrebbe, ma latita, l'inter-
vento delle istituzioni».
 
Per un Municipio che professa
cautela («è un problema spino-
sissimo, aspettiamo novità dal
contenzioso tra la ditta che ha ef-
fettuato i lavori e la proprietà»,
spiegano in Municipio Levante ),
la risposta-beffa, ancora secon-
do De Pietro, arriverebbe dal Ma-
titone.
 
«A precisa richiesta—accusa
il grillino—in Comune non risul-
tano crolli strutturali, né che i
giardini siano chiusi, anzi: dalla
Giunta mi è stato risposto che i
giardini sono aperti. E allora, in
attesa di chiedere ufficialmente
la riapertura dei giardini nella
parte accessibile, mi chiedo che
rapporto ci sia tra il territorio e
l'arnministrazione».
Nota Bene. La premessa e i passaggi fra parentesi con la sigla ndr. sono una mia integrazione all'articolo frutto di una mia presenza all'incontro andrea agostini

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