COMUNICATO STAMPA
Savona, 10/08/2017
OGGETTO: Problema incendi boschivi.
Nuovi sistemi di prevenzione necessari anche in provincia di Savona.
Possibile l'intervento del GAL Valli Savonesi.
In Liguria, dal 1° gennaio al 26
luglio di quest'anno, sono bruciati 2.848 ettari di bosco e anche in
provincia di Savona gli incendi sono stati purtroppo numerosi(
Savona, Spotorno, Stella,Testico, Loano, Ceriale, Finale,Rialto,
ecc.).
Nello stesso periodo in tutta Italia
gli incendi hanno già distrutto 68.501 ettari di bosco.
Gianni Tarello, Portavoce del
“Coordinamento Forestazione dell'Alleanza delle Cooperative
Agroalimentari”, ha diffuso un calcolo strettamente economico sui
danni arrecati: considerato che ogni ettaro di bosco bruciato costerà
alla comunità almeno 20.000 Euro, il danno complessivo a carico di
tutti noi ammonterà a circa 1,3 miliardi di euro.
Il vasto estendersi degli incendi, e
di fronte ad una situazione critica, a volte tragica per la perdita
di vite umane, si mobilitano i media che trasmettono giustamente ampi
servizi, ma non si sentono interventi finalizzati a individuare
nuove strategie capaci di fermare la progressiva distruzione del
territorio, fonte di vita e risorsa determinante per la nostra
economia.
Ogni anno si spendono milioni di Euro
per effettuare le azioni di contrasto ( gran parte per l'utilizzo di
aerei ed elicotteri) ma poche Regioni attuano un serio potenziamento
delle attività di prevenzione, anzi, nonostante le enormi spese, il
coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, ha dovuto inviare
un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Procura
Generale della Corte dei Conti perchè ben 28 elicotteri
antincendio, su 32, sono fermi negli hangar per la “totale
disorganizzazione degli organi preposti, come conseguenza degli
effetti della legge Madia” (lo scioglimento del Corpo Forestale
dello Stato ha creato problemi enormi di coordinamento con i Vigili
del Fuoco per la gestione dei mezzi, ecc.).
E' ormai dimostrato che il successo
dell'azione antincendio ha la sua massima efficacia nei primi 20
minuti dall'attivazione del focolaio e una delle strategie più
recenti di prevenzione riguarda il monitoraggio puntuale del
territorio (fatto che consente una attivazione rapida dei dispositivi
di intervento e soccorso). Esistono sensori terrestri che permettono
di verificare continuamente i parametri fisici in relazione
all'insorgenza di un incendio. Questo tipo di “sensori
multiparametrici wireless” sono efficacissimi e 17 sono stati già
collaudati nel “Parco Naturale di Porto Selvaggio”(Regione
Puglie), finanziati con fondi europei (FEARS-Fondo Europeo Agricolo
per lo Sviluppo Regionale) Si porta questo esempio perché l'area
(1200 ettari di pinete e macchia mediterranea) ha caratteristiche
identiche a quelle della vegetazione della nostra fascia costiera
savonese. Nonostante il vento forte, dopo 20 minuti dalla
segnalazione, con un intervento tempestivo i Vigili del Fuoco hanno
potuto circoscrivere l'incendio e il danno ha riguardato soltanto 100
metri quadrati di vegetazione.
Anche il GAL Valli Savonesi (Gruppo di
Azione Locale -che comprende 40 Comuni della nostra provincia)
potrebbe ricevere questi finanziamenti se venisse predisposto un
progetto mirato.
Di fronte a questi nuovi diffusi
attacchi di piromani - criminali si possono adottare nuove strategie
di lotta a difesa dei cittadini e del territorio.
Il Portavoce dei “Verdi” della
provincia di Savona,
Gabriello Castellazzi
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