giovedì 19 ottobre 2017

care e cari vi scrivo






                                                      CARE AMICHE E CARI AMICI VI SCRIVIAMO

In questi giorni il segretario “in pectore” del PD cittadino nonche’ sindaco di Bergeggi , a stare agli organi di stampa, ha risposto a coloro che non parteciperanno al congresso savonese che bisogna agire uniti e se hanno qualcosa da contestare potevano benissimo presentarsi alle votazioni con una lista autonoma.
Si tratta a nostro modo di vedere del classico metodo renziano ovvero farsi forza dei numeri e ridurre tutto ad un referendum sulle persone eliminando ogni spazio di discussione e di confronto politico .
Noi verdi e l’Officina delle Idee di Campo progressista vorremmo ricordare al “segretario in pectore”  nonche’ a tutte le estimatrici  e a tutti gli estimatori del PD che in soli due anni in Liguria è successo un autentico disastro politico:
1 perdita di Savona e della Regione;
2 perdita contemporaneamente di Genova e di La Spezia.
Tutto ciò è avvenuto senza che nel PD si cominciasse una discussione sulle scelte politiche effettuate e sull’idea di società, che si vuole portare avanti anche in presenza di un centro sinistra ormai ridotto numerose forze in perenne scontro e discussione fra di loro.
Se restiamo a Savona, che è esemplificativa dell’intero panorama ligure, il PD non  ha ancora elaborato il lutto della sconfitta elettorale e neppure ha avviato una discussione sulle future linee di crescita della città.
Savona fino ad oggi  ha vissuto sul binomio “carbone-cemento” con l’aggiunta negli ultimi tempi del bitume ma forse bisognerà cambiare radicalmente il modello ed impostarlo in termini nuovi e questo sostanzialmente proponeva la lettera di coloro che non parteciperanno al congresso e che sono sia dirigenti del PD che esponenti della società civile.
Verdi e Campo Progressista si rivolgono a loro per avviare una discussione comune aldilà dell’appartenenza politica e della diversa collocazione proponendo di elaborare un programma alternativo per il governo della città fondato su alcuni punti non esclusivi:
a)      “consumo zero del suolo”, che vuole dire radicale revisione del PUC con blocco di tutte le nuove edificazioni in predisposizione a cominciare dal Crescent 2 per privilegiare l’edilizia economica e popolare, la riqualificazione urbanistica volta a favorire il social housing e le abitazioni per anziani, giovani coppie e famiglie a basso reddito oltre ad avviare un percorso di manutenzione territoriale per impedire nuove alluvioni e soprattutto favorire anche un riutilizzo sociale di tutte le antiche cascine delle Opere Sociali;
b)      Raccolta differenziata spinta e porta a porta affiancata da un programma di riduzione dei rifiuti alla fonte e dal riuso oltreche’ da una adeguata politica di educazione ambientale. Tutto ciò dovrebbe portare a nuove possibili filiere produttive e soprattutto ad un tendenziale modello “rifiuti zero”;
c)       Investire sulla cultura quale fattore di coesione sociale e di comune crescita civile della città. Si tratta di rendere i musei visitabili e legati da comuni politiche di promozione oltre ad avviare un percorso, che porti alla valorizzazione ed utilizzo adeguato dei luoghi storici cittadini .In ciò  occorre ad esempio garantire un contributo economico al museo archeologico e l’apertura dell’area della ex cattedrale alle visite, aprire in collaborazione con il museo archeologico la cella di Mazzini, collocare il museo del Liberty a villa Zanelli, aprire anche a rotazione il museo di storia naturale, rendere finalmente accessibile e visitabile il complesso del San Giacomo, valorizzare l’Apple Museum, riaprire e valorizzare con idonei percorsi il museo Pertini-Cuneo oltre alla creazione di un percorso sul  barocco savonese. Ovviamente si tratta di alcune idee poiche’ non si è voluto affrontare la possibilità di incubatori di impresa e di start up per l’imprenditoria culturale giovanile su cui sarebbe urgente riflettere.
Queste sono alcune idee, che possono consentire di mutare il governo di Savona e soprattutto offrire una prospettiva dinanzi ad un centrodestra incapace ed inconcludente ma anche di cambiare l’immagine di una opposizione afasica ed assente come quella del PD.
Insomma vi chiediamo di avviare una discussione, che potrebbe anche implicare in prospettiva di lasciare il PD (ma sono scelte assolutamente personali e non richieste al momento) per creare un grande movimento civico,ecologista e profondamente legato ai principi ispiratori dell’ Ulivo.
Danilo Bruno

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