lunedì 20 novembre 2017

l'assemblea di Noi per Savona

Savona, 18 novembre 2017
Ringrazio tutti i presenti e anche gli amici che oggi non possono essere qui e che lo hanno comunicato. Trasmetto all'Assemblea i saluti di Domenico Buscaglia e di Aldo Pastore.
Ci siamo visti l'anno scorso, il 12 novembre. In questo anno sono avvenute un'infinità di cose, sia a livello nazionale e internazionale sia a livello locale. Anche la Città e la Provincia di Savona sono state coinvolte dalle decisioni politiche del Governo centrale e della Regione. I settori del lavoro, del sociale e dell'ambiente sono quelli particolarmente colpiti. Nei mesi trascorsi non sono state risolte le criticità già emerse (chiusura di fabbriche, di aziende e di esercizi commerciali, Aurelia bis, Maersk, bitume in porto, elettrificazione banchine, traffico e inquinamento pesanti, Ospedale San Paolo, gestione delle finanze pubbliche e delle partecipate, gestione dei flussi dei migranti, presenza delle organizzazioni malavitose, diffusione gioco d'azzardo, ecc.).

L'anno scorso avevamo già parlato dei problemi della Giunta Caprioglio, e oggi dobbiamo rilevare che quegli stessi problemi si sono accentuati. E' cambiato l'assessore ai Servizi sociali (oggi Romagnoli, al posto di Bellingeri e dopo una lunga gestione diretta da parte del Sindaco). E' cambiato l'assessore al commercio e alla viabilità (Zunato, proveniente dalla Valbormida).
Sono sempre più evidenti i contrasti tra i gruppi politici che compongono la maggioranza. Martino è uscito da Fratelli d'Italia ed è entrato nel Gruppo misto, continuando comunque a dare la linea politica a tutta la maggioranza.
L'assessore Marozzi pare voler uscire anche lei da Fratelli d'Italia per entrare in Forza Italia. Si sentono già tutti in campagna elettorale. Alcuni Assessori ( e probabilmente anche il Sindaco) ambiscono diventare parlamentari e alcuni Consiglieri ambiscono diventare assessori.

Anche questa Amministrazione ama fare politica sui giornali, e in effetti, quasi ogni giorno, il Sindaco fa dichiarazioni o convoca conferenze stampa, però è azzerata la comunicazione al Consiglio comunale relativa all'attività della Giunta.
In Consiglio comunale stiamo assistendo a un ritorno del "muro contro muro", al rifiuto a priori di ogni proposta che venga dall'altra parte politica, all'uscita dall'aula quando parla un avversario.
E così è un rincorrersi dei due schieramenti sui diversi temi. Ultimamente si è trattato dell'antifascismo. Il PD, che aveva disertato la manifestazione antifascista e antirazzista del 14 ottobre, per rifarsi una verginità, ha presentato una mozione sul tema (che poi è passata grazie all'astensione di 8 consiglieri di maggioranza). A questa mozione la stessa maggioranza ha reagito con un odg sulla giornata della libertà e sulla lotta agli imperialismi e alle dittature (su questa abbiamo fatto mancare il numero legale e il Consiglio è stato sciolto).
Ma alcuni mesi fa anche sulla vicenda Mondomarine il Sindaco ha presentato una mozione praticamente identica a quella già votata in Consiglio, presentata da Ravera e da noi.
L'importante è apparire. Non è invece importante inquadrare i problemi e risolverli. Anche sull'Ospedale San Paolo il comportamento dell'Amministrazione è stato altalenante e contradditorio. Sono arrivati a raccogliere le firme in piazza Sisto, il Sindaco ha guidato una delegazione di Sindaci in Regione, ma hanno rinviato di un anno il passaggio in Consiglio comunale della delibera sul San Paolo.
Dobbiamo rilevare l'inconsistenza delle scelte fatte dall'Amministrazione, inconsistenza, mancanza di un progetto chiaro, che potrebbe e dovrebbe consentire scelte coraggiose e efficaci.
L'assessore Montaldo si è mosso praticamente come un Commissario, trincerandosi dietro al pre-dissesto finanziario del Comune. Però, anche Comuni in dissesto sono riusciti ad avere dei finanziamenti dalla cassa Depositi e prestiti.
Sui tagli al Sociale è rilevante il caso delle mense scolastiche: si è ridotto in maniera considerevole il numero di coloro che le utilizzeranno, perché, date le tariffe troppo care, molte famiglie non utilizzeranno il servizio. Questo significa che molti scolari potrebbero non ricevere pasti adeguati. E' un problema sociale, che riguarda anche la sfera sanitaria. Su questi temi non ci devono essere letture "ragionieristiche".
Il problema del lavoro, che per noi è strettamente collegato anche alla presenza di infrastrutture, non viene affrontato in maniera lungimirante, con la consapevolezza della complessità del tema, ma solo con spot che parlano di "smart cities", di "LEED for cities", di "green grid", ecc. Sono progetti finalizzati all'efficientamento energetico e, sulla carta, sono elementi positivi di crescita, ma non nutriamo fiducia sulla loro gestione, visto che già i vecchi progetti (ad es. il Patto europeo dei Sindaci) non sono andati a buon fine: alla prima iscrizione il Comune di Savona non è riuscito a produrre in tempo la documentazione richiesta ed è stato "cancellato". Della seconda iscrizione non si sa nulla. E che dire del "Piano della zonizzazione acustica" che giace in Provincia da quattro anni (in attesa di approvazione)?

Tutte le potenzialità del nostro territorio vengono tarpate al servizio della Regione che, praticamente, detta la linea politica al Comune di Savona. Certamente non voglio fare del campanilismo. Però è un dato di fatto che né questa classe dirigente, né quella che l'ha preceduta, si sono battute per far arrivare i finanziamenti necessari a salvare le attività produttive e a migliorare le infrastrutture e le condizioni ambientali.

Su alcuni argomenti proposti dalle interpellanze di quest'anno, abbiamo ricevuto risposte positive (vedi area ECA nel Mediterraneo), ma su altri ci troviamo su posizioni diametralmente opposte all'Amministrazione. Sto parlando della gestione delle Società partecipate, della gestione del verde in Città, della elettrificazione del porto, della ricaduta sulle spiagge cittadine della piattaforma Maersk, dei progetti relativi a Villa Zanelli e al litorale di ponente, a Palazzo Della Rovere, al Palazzo della Pinacoteca, per il restauro del quale, secondo noi, il Comune ha accettato una cifra non adeguata alla gravità delle lesioni.
E l'urgenza di tanti problemi da noi sollevati viene ignorata (pulitura dei rii tombinati, Piano di zonizzazione acustica, ecc.)
Noi abbiamo lavorato incessantemente su temi che sono fondamentali per il presente e per il futuro della Città: il trasporto passeggeri e merci su ferrovia, la realizzazione di servizio di treni- navetta sui tragitti Cairo-Savona e Finale-Varazze, il raddoppio della Savona- Torino, l'utilizzo dei mezzi elettrici in Città sono per noi basilari e urgenti.
Ebbene, su questo tema, che riguarda la qualità della vita dei Cittadini, e dovrebbe interessare tutte le forze politiche, abbiamo cercato la collaborazione dei Gruppi presenti in Consiglio, e al Convegno del 30 giugno scorso hanno partecipato l'on. Vazio, alcuni Consiglieri regionali e il sottosegretario De Caro, sulla cui sensibilità al problema si basavano la nostra speranza e le nostre aspettative. Potete immaginare come ci siamo sentiti l'altro ieri mattina leggendo che il Sottosegratario è indagato!! Noi comunque intendiamo andare avanti in ogni modo.

Stiamo lavorando in stretta collaborazione con Rete a Sinistra e su alcuni temi abbiamo ricevuto sostegno a volte dai 5 stelle, a volte dal PD. Noi cerchiamo di lavorare insieme a chi mostra sensibilità ai problemi che riteniamo debbano essere affrontati in maniera trasversale. Il lavoro, il sociale, l'ambiente, la legalità, non dovrebbero avere un'etichetta di parte.
Ma i Gruppi presenti in Consiglio, se non sono in campagna elettorale come il centro destra (che solleva problemi "di pancia"), sono ancora legati alle politiche precedenti, come il PD, che approva insieme alla maggioranza pratiche urbanistiche che invocano la punizione divina (Crescent 2, locali in Darsena).
Certi argomenti li abbiamo proposti noi, e li abbiamo sostenuti da soli, nel silenzio inspiegabile della stampa locale. Ma lo abbiamo fatto e lo continueremo a fare perché siamo convinti che i Cittadini savonesi meritino di vivere in una Città migliore, con un ambiente, un'economia, un clima sociale e culturale migliore.
Noi possiamo decidere di portare avanti questa politica perché non dipendiamo né da Genova né da Roma, e non dobbiamo soddisfare ambizioni di carriera e di posti.
Anche per questo motivo credo che la nostra Lista Civica abbia il diritto-dovere di proseguire il suo impegno e il suo lavoro.

Daniela Pongiglione

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