mercoledì 21 marzo 2018

sulla pesca in Europa

ADRIATICO
Affronte: "Lancio una nuova proposta sull'Adriatico, dagli altri partiti solo irresponsabilità"
"Assalto M5S al nostro mare, proposte-killer per deregolare tutto e nemmeno si presentano in Commissione"
L'Europarlamentare commenta la discussione odierna in Commissione Pesca
 

"Le proposte degli altri Gruppi politici emerse oggi nella discussione in Commissione Pesca sul dossier sul Piano di Gestione per l'Adriatico sono irresponsabili" - attacca Marco AffronteEuroparlamentare indipendente del Gruppo Verdi - "sono praticamente tutte uguali, con misure di gestione ampiamente insufficienti a garantire la sopravvivenza degli stock di Acciughe e Sardine, e quindi la vita stessa dei pescatori. La mia proposta è completamente differente, viene definitaBiomass Escapement Strategy e, in sostanza, permette di tutelare di anno in anno una sufficiente biomassa che garantisca sostenibilità e riproduttività degli stock e - al contempo - resta flessibile in caso di annate particolarmente abbondanti. Si tratta di una misura che abbatte drasticamente il rischio di collasso degli stock, che invece sarebbe altissimo con le proposte presentate dalla relatrice croata Tomasic (parliamo di una possibilità fra il 40% e il 56% per le Acciughe nel quinquennio a venire), dall'S&D e dagli altri. Per non parlare della deriva del Movimento 5 Stelle: un autentico, indiscriminato, assalto alle risorse del nostro mare" - dice ancora Affronte - "attraverso una serie di emendamenti soppressivi il M5S chiarisce la sua intenzione di accantonare definitivamente la protezione del mare e delle sue creature. Lo capiamo dagli emendamenti, perché oggi in Commissione non s'è presentato NESSUNO dell'M5S, tanto per chiarire l'interesse che hanno sul dossier. Secondo loro bisognerebbe togliere l'approccio cautelativo quando si tratta di gestione delle risorse o rispetto a misure specifiche di conservazione, bisognerebbe concedere deroghe ai periodi di fermo pesca, si potrebbe evitare di puntare alla eliminazione delle catture accessorie accontentandosi di ridurle. Una incomprensibile virata che mette a repentaglio l'ambiente marino e la sostenibilità della pesca, che mina alle basi la politica comune di pesca. Le elezioni sono passate, non è più necessario lisciare il pelo a tutti i gruppi di interesse" - conclude Affronte - "Piuttosto il Movimento 5 Stelle potrebbe avere responsabilità di Governo. Se pensa di farlo a questa maniera prevedo tempi molto bui. Ovviamente noi voteremo contro a tutte queste proposte-killer, e credo che nemmeno gli operatori del settore più seri possano approvarli. Spero che anche le ONG facciano la giusta pressione per scongiurare il pericolo di adottarne anche uno solo."

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