martedì 17 aprile 2018

appunti genovesi

Un pò di cronistoria:
nel 2012 i Verdi decisero di non presentare il proprio simbolo alle elezioni comunali genovesi nè di sostenere Doria trovando profondi elementi di ambiguità in una coalizione,che esprimeva tutto e l'esatto contrario (da rifondazione all'UDC per capirci).
Pur con questa premessa negativa dal 2014 al 2016 abbiamo lavorato con rete a sinistra,lista civica Doria,PD,..per cercare di giungere alla definizione di un programma minimo per l'ultima parte della legislatura,che riuscisse a rilanciare il governo della città e soprattutto fosse caratterizzato da un alto profilo ambientalista.
Abbiamo ricevuto sempre consensi dalle varie forze politiche incontrate ma personalismi di ogni tipo e rivalità insite nella sinistra genovese hanno sicuramente impedito di giungere alla definizione del nostro progetto.
Ricordo ancora un incontro mio e di Spanò con Gianni Pastorino,consigliere regionale di rete a sinistra,eletto anche con i nostri voti,che ci diceva:
"avete ragione a venire da me poiche' la nostra esperienza regionale ha comunque rappresentato una sintesi unitaria di molte posizioni civiche,ambientaliste,...ma vedrò di convocare un incontro anche se il tavolo si allunga sempre di piu' dato che nascono ogni giorno gruppi,monogruppi  e quant'altro dal progressivo disfarsi della giunta Doria".
A questo punto arriviamo allo scorso anno dove fu deciso insieme a pezzi della Lista Doria, dell'altra Liguria e della sinistra dispersa di sostenere la candidatura di Putti,già capogruppo dei cinquestelle fuoriuscito con cui avevamo condiviso molte battaglia.
I risultati elettorali per la lista civica non sono stati esaltanti (5% ed elezione del solo Putti) ma comunque a mio modo di vedere intorno all'elezione poteva comunque nascere un laboratorio,che guardasse al futuro e a una Genova diversa anche dal punto di vista ambientale e culturale.
Inoltre il nostro risultato elettorale non è stato negativo.Spanò eletto nel municipio medio ponente e fra i primi della lista civica.
In pochi giorni però assistiamo a cose di ben altro stampo:
1) l'alleanza intorno a Putti si rivela un mero cartello elettorale ed ognuno o ognuna partecipante al progetto ritiene di agire autonomamente come se nulla fosse accaduto;
2) Putti viene eletto presidente della commissione affari istituzionali del Consiglio Comunale con i voti della maggioranza di centrodestra a scapito di altro consigliere indicato dalle minoranze;
3) Putti appoggia l'idea della maggioranza di centrodestra di far divenire l'azienda di trasporto pubblico locale AMT una società in house dinanzi a gravi problemi di bilancio e al pesante rischio di perdere una quota di finanziamenti statali.Nulla però si dice su una politica a favore del mezzo pubblico,dell'integrazione bus-treno e della riduzione del traffico a Genova (Bucci tra i primi atti ha abbassato le tariffe dei parcheggi in centro).
Mi sono sentito in dovere di chiedere a Putti tramite Angelo Spanò  un incontro per avere alcuni chiarimenti e per poter impostare un lavoro comune teso anche a costruire un programma di alternativa per la città di Genova ,che coinvolgesse le altre minoranze ed in particolare la lista civica del candidato sindaco del centrosinistra Crivello.
Teniamo presente che Crivello non era iscritto al PD ed è stato praticamente mandato allo sbaraglio contro la corazzata del centrodestra senza alcun appoggio e che solo Pisapia e Bersani come leader nazionali sono venuti a sostenerlo.
Inoltre consideriamo che al ballottaggio alcuni verdi compreso il sottoscritto,che peraltro risiede a Savona,abbiamo dato indicazione di voto per il centrosinistra a differenza di Putti.
Alla nostra richiesta vi è stato il totale silenzio,che dura tutto oggi fatta salva una intervista alla cronaca genovese di repubblica dove Putti annunciava "urbi ed orbi" che aveva in quel momento seri problemi familiari ma che avrebbe sicuramente avviato a breve un percorso partecipato.
Nel completo silenzio giungiamo all'astensione ti di Putsul bilancio preventivo comunale poiche',a stare ad uno dei suoi collaboratori (Camisasso),la Giunta avrebbe fatto propri alcuni suoi emendamenti.
Infine ieri su repubblica -cronaca di Genova esce una nuova intervista a Putti ove ,usando la prima personale plurale, è tutto un "abbiamo fatto,abbiamo proposto,riteniamo,...".
Ora io mi sento preso per il naso perche' o,come usava un tempo il Papa usa il plurale maiestatis oppure vorrei sapere con chi si confronta visto che con noi o almeno con la globalità dei verdi genovesi non si confronta.
Inoltre nostro obiettivo dovrebbe essere la ricostruzione di una coalizione di centrosinistra su posizioni piu' avanzate di prima insieme ad associazioni e gruppi (Fratellanza donne ad esempio),che con noi hanno fatto pezzi di strada e soprattutto riaprire un dialogo ,ad esempio, con la lista Crivello perche' il candidato sindaco del centrosinistra è in consiglio comunale a fare fino in fondo il proprio dovere nonostante la pesante sconfitta.
A questo punto ribadisco che Putti non mi rappresenta piu' poi io non risiedo a Genova nè sono dirigente dei verdi genovesi,risiedendo a Savona per cui ognuna e ognuno sono liberi di fare scelte migliori.
ciao Danilo Bruno

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